In questa guida spieghiamo come scegliere le migliori casse acustiche Hi-Fi.
Le casse acustiche sono dispositivi elettromeccanici in grado di convertire il segnale elettrico proveniente dall’amplificatore audio di potenza in un segnale acustico costituito da vibrazioni sonore. La qualità di tali dispositivi è legata al materiale della struttura, solitamente legno, agli altoparlanti utilizzati per trasdurre il segnale elettrico ed al circuito cross over impiegato per inviare agli altoparlanti le giuste porzioni di frequenza, in base alle loro caratteristiche di risonanza. Leggi la nostra guida per conoscerne caratteristiche, tipologie, e come scegliere il modello di casse acustiche per il tuo impianto hi fi in base a criteri di qualità, prezzo e corretta informazione per il consumatore.
Un impianto Hi-Fi, che sia audio o audio video, ha la funzione di riprodurre il contenuto di un supporto (sia un cd, un vinile ecc…) mediante l’interazione tra vari elementi. Questi saranno di numero maggiore o minore in funzione delle nostre esigenze e delle tipologie di supporto che vogliamo utilizzare. Di solito i sistemi base sono composti da un amplificatore, un lettore cd, un giradischi, un sintonizzatore e delle casse. Ricordiamo che, per definizione, un amplificatore per chiamarsi Hi-Fi dovrà rispondere a determinate caratteristiche tecniche e cioè deve avere una risposta in frequenza piatta da 20 a 20.000 Hz, una potenza adeguata a pilotare degli altoparlanti e una distorsione non superiore allo 0.5% su tutta lo spettro della banda audio.
Se l’amplificatore in se andrà a ricoprire una carica molto importante nella riproduzione finale della musica nostro artista preferito, non meno decisiva sarà la qualità delle casse acustiche con cui uscirà tutto questo. Questo è un aspetto da molti tenuto in secondo piano e dove si tende, spesso, a risparmiare sulla spesa generale. Mai cosa più sbagliata perché, come potremmo avere modo di capire in questa guida, senza un’ottima cassa acustica tutto lo sforzo dell’amplificatore nel riprodurre con fedeltà la nostra musica sarà vano e molto frequentemente addirittura peggiorato.
Recensione Migliori Casse Acustiche Hi-Fi
Elac Debut f5.2
Le Elac Debut f5.2 sono una vera sorpresa nel mondo delle casse acustiche da pavimento. Non appena ho avuto l’occasione di sperimentare queste meraviglie, sono rimasto colpito dalla loro estetica raffinata e dall’alta qualità costruttiva. Tirandole fuori dalla confezione, le loro linee nitide e le finiture in nero hanno subito catturato il mio sguardo, rendendo immediatamente evidente che erano prodotti di fascia alta.
A livello tecnico, la risposta in frequenza migliorata che si estende fino a 35 kHz offre un suono brillante, rendendo la musica e gli audio dettagliati. È evidente che l’azienda ha investito molto nella ricerca e nello sviluppo, in quanto i driver rinnovati presentano un involucro MDF rinforzato, riducendo così le risonanze indesiderate e le distorsioni sonore.
Sono rimasto particolarmente colpito dalla qualità dell’unità mid-bass da 13 cm, che grazie alla sua nuova miscela di fibre e forma migliora notevolmente la rigidità e lo smorzamento. La presenza di una porta bass reflex, una caratteristica comune delle migliori casse acustiche, ottimizza ulteriormente la risposta delle frequenze basse, dando una sensazione di pienezza e profondità al suono.
La connessione all’amplificatore è semplice e diretta, grazie ai terminali solidi a filo singolo. E, come mi aspettavo da un prodotto Elac, le frequenze sono equilibrate e bilanciate, offrendo un’esperienza di ascolto pura. Anche ad alti volumi, la musica suona chiara e senza distorsioni.
In sintesi, le casse Elac Debut f5.2 non sono solo belle da vedere, ma sono anche un vero e proprio piacere per le orecchie. Con le loro dimensioni di 18 x 101 x 23,4 cm e un peso di 15,7 kg, queste casse sono decisamente robuste e solide. La loro potenza di uscita di 140 W e la gamma di frequenze da 42 Hz a 35 kHz rendono l’esperienza di ascolto profonda e coinvolgente. Se siete alla ricerca di casse acustiche di alta qualità che offrano un suono puro e autentico, le Elac Debut f5.2 sono sicuramente un’ottima scelta.
Ultimo aggiornamento 2024-12-04 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Klipsch Reference R-41M
Le casse Klipsch Reference R-41M rappresentano una vera e propria perla nel mondo delle soluzioni audio. Queste casse acustiche, anche se di dimensioni contenute, offrono una qualità sonora sorprendente, adatta sia per gli appassionati di musica che per coloro che vogliono immergersi completamente nell’esperienza cinematografica.
Con oltre 70 anni di esperienza, Klipsch è un nome che evoca tradizione, competenza e passione nel campo audio. Le casse R-41M incarnano perfettamente questa tradizione, combinando un sound potente con un design semplice, ma efficace. Il tweeter a tromba è una chiara testimonianza dell’attenzione della casa al dettaglio: migliora sensibilmente la resa sonora, rendendo la musica e i dialoghi cristallini e offrendo al contempo una risposta dei bassi precisa e avvolgente.
Uno degli aspetti che mi ha colpito maggiormente è la sensibilità nominale di 90 dB unita a un’impedenza di 8 ohm. Queste caratteristiche permettono alle casse di suonare in modo potente e chiaro, senza però essere troppo esigenti in termini energetici.
Esteticamente, è vero, le R-41M non brillano per un design particolarmente avanguardistico. Ma ciò che potrebbero non offrire in termini di estetica, lo compensano ampiamente con le prestazioni. La finitura in vinile nero con grana di legno dà loro un aspetto sobrio, ma al contempo classico e raffinato.
Con dimensioni di 14,6 x 28,7 x 20 cm e un peso di soli 3,2 kg, questi altoparlanti si inseriscono facilmente in qualsiasi ambiente, garantendo sempre un’esperienza acustica di livello superiore. Le loro caratteristiche, compresa una potenza di uscita di 50 W e una gamma di frequenze da 68 Hz a 21 kHz, ne fanno senza dubbio uno dei migliori sistemi audio in circolazione.
In definitiva, se siete alla ricerca di un sistema audio surround 5.1 di alta qualità, che offra un suono ricco e avvolgente senza compromessi, le Klipsch Reference R-41M sono assolutamente da considerare. A prescindere dal design sobrio, queste casse acustiche promettono e mantengono un’esperienza sonora di altissimo livello.
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Q Acoustics Concept 20
Le casse Q Acoustics Concept 20 rappresentano senza ombra di dubbio una delle migliori soluzioni disponibili sul mercato. A partire dal primo sguardo, l’eleganza e la cura dei dettagli emergono chiaramente, ma è nella loro prestazione che queste casse si distinguono veramente.
L’innovativo cabinet di cui sono dotate è il centro della loro eccellenza acustica. La presenza di un tweeter con cupola morbida di fibra di carbonio e rivestimento in ceramica è una chiara dimostrazione dell’attenzione di Q Acoustics alla qualità e alla precisione. Il fatto che il tweeter sia separato dal pannello anteriore, riducendo così ogni possibile vibrazione, ne migliora ulteriormente la resa.
Confrontandole con il modello precedente, è evidente il salto di qualità offerto dal nuovo cabinet. Il suono che emerge dalle Concept 20 è dinamico, pulito e ben definito su tutte le frequenze, un risultato sorprendente considerate le dimensioni contenute degli altoparlanti. E proprio queste dimensioni, unite a un design raffinato, le rendono perfette per ogni ambiente, senza compromettere l’esperienza sonora.
Un ulteriore punto di forza è rappresentato dalla presenza del woofer da 12,5 cm e del tweeter da 2,5 cm. Questa combinazione garantisce una riproduzione sonora equilibrata e coinvolgente. La porta Bass Reflex, inoltre, arricchisce le basse frequenze, offrendo un suono più pieno e avvolgente.
Con dimensioni di 26,5 x 28,2 x 17 cm e un peso di 12 kg, le casse Q Acoustics Concept 20 combinano un design compatto con prestazioni di alto livello. Le caratteristiche tecniche, tra cui una potenza di uscita di 75 W e una gamma di frequenze da 64 Hz a 22 kHz, confermano la loro posizione tra le migliori casse acustiche del mercato.
Le casse Q Acoustics Concept 20 sono un investimento che consiglio a chi desidera un’esperienza sonora di qualità superiore. La loro combinazione di design, innovazione e performance le rende una scelta eccellente per gli appassionati di audio di qualità.
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Caratteristiche Tecniche
Dal punto di vista strutturale la cassa acustica del nostro impianto Hi-Fi è essenzialmente una scatola, di vario materiale (anche se il legno rimane comunque il più usato) che ha la funzione di contenere uno o più altoparlanti detti anche coni. Questi sono prevalentemente di cartone anche se il mercato ci offre delle tipologie diverse come quelli in alluminio, plastica etc. Nel bordo esterno dell’altoparlante sarà presente una sospensione che lo ancora nel supporto detto cestello, mentre quello interno sarà unito alla bobina che è unita ad un magnete permanente.
L’importanza del rapporto tra questi due ultimi componenti è decisiva nella riproduzione finale del suono. Succede infatti che quando si fa passare una corrente all’interno della bobina si formerà un campo magnetico che potrà essere (in funzione della polarità della corrente) uguale o opposto a quello del magnete e che produrrà un movimento della stessa bobina: in avanti se la polarità sarà identica, indietro invece se succede il contrario.
Caratteristiche importanti sono quelle propriamente tecniche del cono come la sua impedenza, la sua potenza e le frequenze su cui andrà ad agire. Senza tener conto di tutto ciò non potremmo mai poter sfruttare al meglio il nostro impianto Hi-Fi perché non ci sarebbero i presupposti giusti per far funzionare tutte le varie componenti in simbiosi tra di loro. Se l’impedenza e la potenza del cono saranno fattori da tenere in considerazione in rapporto esclusivamente con l’amplificatore, quello sulle frequenze sarà una scelta più personale.
Il mercato ci offre diverse tipologie di coni che rispondono ad altrettante diverse scelte di intervento sulla banda audio: ci troveremo di fronte ai woofer per gli altoparlanti che gestiranno i bassi, i mid-range i medi mentre gli acuti saranno controllati dal tweeter. Quello che troveremo più spesso negli impianti Hi-Fi base saranno due casse con due coni ciascuna: un woofer e un tweeter, più una cassa specifica per la riproduzione dei bassi chiamata appunto bass woofer.
Frequentemente per fare in modo che in un cabinet possano interagire in maniera ottimale diversi tipi di coni (come nell’esempio precedente) si utilizza il cosiddetto cross-over, che ha la funzione di suddividere le frequenze che provengono dall’amplificatore e indirizzarle solo al tipo di cono predisposto (il segnale elettrico di bassa frequenza è inviato a subwoofer e woofer, il segnale di media frequenza al midrange e il segnale ad alta frequenza al tweeter).
Altrettanto spesso ci sarà, nella struttura in cui è alloggiato il cono, un sistema bass reflex che è essenzialmente un condotto in cui, tramite dei calcoli precisi, andrà a confluire l’aria che sarà mossa dal movimento avanti-indietro della bobina nella sua interazione con il magnete. La sua funzione è quella di amplificare le frequenze basse e permettere così di riprodurle anche attraverso coni che strutturalmente non potrebbero farlo.
Tipologie
Il mercato ci offre un ampio ventaglio di scelta partendo da sole due casse frontali (sistema stereo) per arrivare a sistemi più complessi che avvolgono completamente l’utente (sistema home theater).
Per ascoltare musica in maniera ottimale basteranno solo due casse frontali che saranno in grado (se costruite con accortezza) di riprodurre nella maniera più fedele e lineare la musica, senza buchi di sorta (non a caso negli studi di registrazione sono presenti solo 2 casse monitor). Se invece il nostro HiFi sarà utilizzato anche in supporto alla tv o al dvd, per guardare film come al cinema, frequente è la scelta del sistema 5.1. Questo è composto da 5 satelliti (casse acustiche) che vanno a posizionarsi attorno all’area di ascolto (di solito una centrale, due laterali di fronte e due laterali dietro) più una cassa più grande (il subwoofer) che sarà utilizzata, appoggiata a terra, per la riproduzione delle basse frequenze. La disposizione non è casuale perché le frequenze più basse sono omnidirezionali, cioè il nostro orecchio non riesce a percepire la direzione della sorgente ma è come se il suono si espandesse in tutto lo spazio mentre le altre sono direzionali e quindi necessitano della giusta posizione per raggiungere in maniera ottimale il nostro orecchio.
Fatevi quindi guidare dai vostri reali bisogni perché non c’è errore maggiore di seguire delle scelte imposte dal mercato o dalle mode del momento.
La cassa centrale dovrebbe essere abbinata alle casse frontali. Anche le casse posteriori dovrebbero essere simili a quelle anteriori. Ogni tipo di cassa ha una funzione diversa. Le casse anteriori trasmettono musica in formato stereo e, in un sistema home theater, trasmettono il suono a destra e a sinistra. La cassa centrale trasmette i dialoghi dei film e in genere, in un home theater, è posizionata sopra o dietro la TV. Le casse posteriori, a volte chiamate casse surround, trasmettono i suoni di sottofondo dell’ambiente come il rumore della folla o gli effetti speciali. Una bass-unit – abitualmente conosciuta come subwoofer – trasmette i suoni più bassi, come strumenti musicali e le esplosioni nei film d’azione.
-Bookshelf
Pur essendo tra le casse più piccole, avendo un’altezza tra 25 e 50 cm potrebbero essere troppo grandi per alcuni scaffali, a dispetto del nome. Una coppia di queste casse può assolvere alla funzione di uniche casse in un sistema stereo, o come coppia anteriore o posteriore in un home theater. Casse piccole come queste sono migliorate nella gestione dei suoni bassi senza ronzii o distorsione. Qualsiasi limitazione nella gestione dei bassi sarebbe sicuramente un problema minore in un sistema con più casse che usi un subwoofer per riprodurre suoni bassi.
-Da pavimento
In genere alte 1 – 1,3 metri, queste grandi casse possono servire alla funzione di uniche casse in un sistema stereo, o come coppia anteriore in un sistema home theater. Hanno una potenzialità di rendere giustizia ai suoni bassi sicuramente superiore rispetto a quella delle casse più piccole – e alcune contengono subwoofers integrati e potenziati – ma molti ascoltatori sarebbero soddisfatti anche con casse più piccole che gestiscano bene i suoni bassi.
-Centrale
In un sistema multicanale, la cassa centrale in genere è posizionata sopra, sotto o dietro la TV. Dal momento che più che altro gestisce i dialoghi, il suo range di frequenze non deve essere vasto come quello della coppia di casse anteriori, ma il suono dovrebbe essere simile, in modo che le tre casse siano bene integrate. Molte casse centrali hanno un design orizzontale e possono essere posizionate sopra la TV.
-Posteriori
Le casse posteriori, in un sistema multicanale, trasmettono i suoni dell’ambiente (il rumore della folla, effetti quali un auto che sfreccia o un aereo). I formati multicanale come Dolby Digital,Digital Theater System (DTS) e i recenti Dolby TrueHD and DTS-HD ad alta risoluzione senza perdite, gestiscono le colonne sonore di molti film in Blu-ray e sfruttano queste casse molto di più dei formati precedenti.
-Sistemi con tre pezzi
Ideati per essere usati in maniera indipendente o assieme ad altre casse, questi sistemi combinano due casse da libreria o piccole casse satellite per frequenze medie e toni alti con una cassa centrale o un subwoofer per i bassi.
-Sistemi con sei – otto pezzi
Una scelta semplice per un completo sistema surround. Questi sistemi hanno piccole casse da libreria o casse satelliti come coppie anteriori e posteriori, una cassa centrale e un subwoofer. La coppia anteriore talvolta è costituita da casse da pavimento. Sistemi da sei – otto pezzi eliminano il problema di abbinare le casse, cosa che può risultare difficile.
-Subwoofer
Più correttamente chiamati unità per basse frequenze, riproducono tutti i suoni bassi. In un sistema stereo o multicanale, può essere separato dalle altre casse, in una posizione che assicuri la migliore trasmissione possibile dei suoni bassi. Se non viene posizionato bene, alcune note potrebbero essere troppo evidenziate e rendere il suono rimbombante. La maggior parte dei subwoofers sono autoalimentati, hanno amplificazione integrata.
Importanza dell’Ambiente
Un fattore che va a incidere, in maniera decisiva, nel funzionamento ottimale delle vostre casse acustiche hi end, sarà l’ambiente nel quale queste verranno posizionate. Spesso accade, infatti, di rimanere delusi da un impianto magari costato anche migliaia d’euro solo perché non si dispone del giusto spazio su cui poterlo far esprimere al meglio. E’ un errore frequentissimo perché l’aspetto dell’ambiente è considerato con superficialità e senza dargli la giusta importanza.
Il suono infatti nella sua propagazione nello spazio va ad interagire con ogni ostacolo che incontri il suo cammino, venendone pesantemente modificato. Nella scelta delle giuste casse per il vostro impianto Hi-Fi non si richiederà di certo studi approfonditi come quelli operati nella creazione di uno studio di registrazione ma basterà tener conto di alcune accortezze per riuscire a sentire al meglio la vostra musica.
Rimane tuttavia una verità oggettiva il dover raggiungere un compromesso tra disposizione ottimale e struttura della stanza. Seguire le disposizioni della casa produttrice è già, comunque, un buon passo avanti nel non incorrere in banali errori come ad esempio non mettere per terra casse acustiche predisposte per l’utilizzo sopra un piedistallo.
Incorrere in sbagli del genere porta naturalmente ad un allontanamento del raggiungimento di quella “Alta Fedeltà” che il vostro sistema ha come obbiettivo principale. Come consiglio principale è quello di riuscire a semplificare il problema dello spazio, preferendo ad esempio una stanza chiusa ad una aperta che creerebbe non poche difficoltà nella propagazione corretta del suono o anche nel cercare di non tenere attaccate alle pareti le casse per evitare rimbombi e altre interferenze.
Rimane, tuttavia, un problema da risolvere caso per caso dipendendo esclusivamente dall’ambiente in cui verrà posizionato il sistema Hi-Fi. Inoltre, è bene sempre ricordare, che decisiva sarà anche la nostra pretesa e sensibilità di ascolto: per molti potrebbero bastare poche accortezze per ottenere un risultato loro soddisfacente, per altri (i cosiddetti audiofili) potrebbero servire molti più sforzi.
Autocostruzione
Nel mondo dell’Hi-Fi è molto frequente, tra gli audiofili, costruirsi da soli i propri cabinet cercando di scegliere a tavolino quelle caratteristiche più consone al tipo di ascolto che si preferisce. Non ci sono parole per poter definire la felicità di ascoltare della musica da un qualcosa fatto con le proprie mani, fatto dopo giorni di sudore passati tra la polvere della costruzione e i dubbi sempre più pressanti sulla sua riuscita o meno. L’autocostruzione può essere un’ottima alternativa per avere un prodotto dall’elevato rapporto qualità-prezzo, insomma si può spendere veramente poco rispetto a quello che ci offre il mercato.
Sembrerebbe quindi una delle scelte da preferire ma invece, ahimè, è una strada molto difficile e pericolosa perché si rischia, frequentemente, di trovarsi un cabinet pieno di difetti e quindi di rimpianti. Come già accennato poco sopra la cassa è si strutturalmente una scatola di legno o di altro materiale che deve in pratica assolvere la funzione di alloggiare il cono ma non una semplice scatola anzi! Per far si che si sfrutti, ad esempio, al meglio il movimento della bobina nella sua interazione con il magnete o le stesse frequenze di intervento della cassa occorre necessariamente rispettare un progetto di base che non è assolutamente casuale ma il risultato di precisi calcoli (affidati per lo più a programmi specifici).
Anche la stessa costruzione materiale dovrà essere curata nei minimi dettagli onde evitare vibrazioni e fattori di disturbo simili. Il rivestimento interno (in materiale fonoassorbente) sarà invece utilizzato per evitare rimbombi o fischi derivati da interferenze del cono e anche il suo spessore dovrà essere calcolato nei minimi dettagli. Se il materiale usato per la struttura sarà importante per quanto riguarda la risonanza della cassa stessa (per questo l’utilizzo del legno è sicuramente preferito), meno rilevanza l’avrà il rivestimento (tanto è che spesso il cabinet sarà verniciato invece che rivestito). Il consiglio è quindi di avventurarvi nel mondo dell’autocostruzione solo se avete maturato una grande sensibilità nell’ascolto della vostra musica e nella comprensione delle vostre aspettative. Nulla vieta, però, di affidarsi a qualcuno esperto per riuscire lo stesso ad avere un prodotto ottimo pagandolo, spesso, molto meno.
Come scegliere
Vediamo quali sono gli elementi da considerare nella scelta.
Dimensioni
Le casse sono disponibili in tutte le forme e le dimensioni, perciò considerate come staranno nella vostra camera. Le casse da pavimento potrebbero riempire eccessivamente camere piccole. In genere è più semplice trovare lo spazio per le casse da libreria, anche se alcune sono abbastanza larghe. Assicuratevi che il modello di vostra scelta abbia dimensioni compatibili con il ripiano nel quale volete posizionarlo. Non preoccupatevi di perdere qualità scegliendo dimensioni compatte: molte casse di piccole dimensioni fanno un buon lavoro, specialmente negli spazi relativamente modesti delle normali stanze. Per il massimo risparmio di spazio considerate uno dei nuovi sistemi flat, disegnati per implementarsi con gli schermi TV flat. Possono essere montati su muro o posizionati su ripiani. Focalizzate l’attenzione sul suono, non sul prezzo Sebbene alcuni modelli più costosi trasmettano un suono migliore, non è una regola che vale in ogni caso. Molti modelli economici trasmettono un suono pienamente soddisfacente. Inoltre, le pubblicità spesso reclamizzano il design a due o tre vie e le dimensioni del cono, ma non potete giudicare la qualità del suono da queste caratteristiche.
Ascoltate le differenze
Casse con caratteristiche simili possono trasmettere un suono molto diverso. Un modello può enfatizzare i suoni acuti, un altro ridurli. Niente può sostituire l’ascolto del suono delle diverse casse, perciò portate con voi alcuni CD con brani che conoscete. A casa le casse trasmetteranno un suono diverso per via delle dimensioni, forma e arredamento della vostra camera, perciò chiedete se il rivenditore offre un periodo di prova. Se siete indecisi tra due opzioni, scegliete la più economica. I negozi potrebbero essere più disponibili a una sostituzione se cambierete il lettore scelto in precedenza con un modello più costoso. Se ordinate da un rivenditore via internet, controllate le regole per la sostituzione, cosi da poter restituire la merce se non siete soddisfatti del suono, una volta installato il sistema a casa.
Controllate l’impedenza
Se vi piace sentire la musica ad alto volume, assicuratevi che il vostro amplificatore possa gestire l’impedenza della coppia di casse anteriori (in genere 4 – 8 ohms). Più bassa l’impedenza, maggiori sono la difficoltà degli amplificatori nel amplificatore e la possibilità che l’amplificatore possa essere danneggiato. Il range di potenza si riferisce alla capacità di gestione di potenza di una cassa, espressa in RMS (potenzia media) e potenza massima.
Attenzione alla TV a tubo catodico
Le casse posizionate vicino a una TV a tubo catodico dovrebbero avere protezioni per evitare interferenze magnetiche con l’immagine.questo problema non si presenta con sistemi LCD e plasma o con TV a retro proiezione che usino la tecnologia DLP, LCoS, o LCD.
Casse Acustiche Hi-Fi più Vendute
In conclusione mettiamo a disposizione una lista delle casse acustiche hi-fi più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-13 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API