In questa guida spighiamo come scegliere le casse amplificate attive, un elemento essenziale per il tuo impianto hi-fi.
Questo perché ci troviamo davanti ad una tipologia di diffusore acustico molto particolare, noto anche come cassa attiva. Non devi comunque preoccuparti, perché di seguito ti spiegheremo le caratteristiche di questa tecnologia e tutti gli aspetti da tenere in considerazione in fase di acquisto. Prima, però, devi sapere che le casse con amplificatore interno permettono di ottenere diversi vantaggi, tra i quali la riduzione dello spazio occupato. Inoltre, essendo gli amplificatori integrati, risparmierai dei soldi perché non dovrai acquistare il secondo componente separatamente.
Recensione Migliori Casse Amplificate
Vediamo più nel dettaglio alcune delle migliori classe amplificate disponibili sul mercato in questo momento.
FBT X Lite 12A
Tra le migliori casse amplificate troviamo FBT X Lite 12A, un prodotto made in Italy di fascia molto alta, quindi perfetto per le esigenze dei veri appassionati. Una delle sue caratteristiche più interessanti è la potenza, capace arriva fino a 1000 Watt, con un valore in decibel che raggiunge i 127 dB. Uno dei suoi pochi limiti è il peso, ma considerando la sua potenza, è un difetto con il quale bisogna fare i conti. Se hai intenzione di comprare un prodotto adatto per la mobilità, molto probabilmente ti conviene puntare su altri modelli, visto che questo arriva a 44 chilogrammi in totale.
Naturalmente basta un pizzico di inventiva per rimediare a questo inconveniente, usando per esempio un carrello e spingendolo in due. In ogni caso, FBT X Lite 12A è pensato per chi ha la possibilità di tenere fissa la cassa, perché è molto complessa da spostare in giro per casa ed è anche piuttosto ingombrante. Si tratta di un prodotto realizzato in per i professionisti e per gli studi musicali, considerando il suo prezzo e le sue elevatissime prestazioni.
Le tecnologie alla base di FBT X Lite 12A lo confermano. La cassa in questione monta infatti un alimentatore di tipo universale, il cui compito è adeguare il timbro del diffusore ad ogni situazione specifica. In quanto a versatilità è davvero difficile trovare dei concorrenti, anche per merito della possibilità di modificare il preset, così da impostare l’equalizzazione dinamica e le frequenze basse. Risulta essere una cassa amplificata per soli intenditori, e pensata per un utilizzo professionale in studio. Dunque sono poco adatte per un principiante, anche se potendo spendere questa cifra ti porterai a casa un prodotto dalla precisione straordinaria e capace di raggiungere volumi molto alti.
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Ibiza PORT8VHF-BT-WH
Se stai cercando una cassa amplificata di grande qualità, ma disponibile ad un prezzo molto più basso rispetto ai prodotti di fascia alta, allora Ibiza PORT8VHF-BT-WH fa al caso tuo. Questo dispositivo, infatti, ha una buona potenza di base, che parte da 200 Watt e che può arrivare fino a 400 Watt. Ottimo anche il sistema che impedisce di creare distorsioni e, considerando il prezzo davvero basso, si tratta di un’aggiunta che merita di essere citata. Infine, ha una buona dotazione di porte, che include l’ingresso USB, quello per le schede SD e la connettività Bluetooth.
Essendo meno potente rispetto ai prodotti di fascia alta, Ibiza PORT8VHF-BT-WH pesa inevitabilmente di meno, e si tratta di un vantaggio. Non può essere considerata leggera nel senso stretto del termine, però i suoi 9 chili la rendono semplice da trasportare e da spostare, sia in esterna che in casa. Il merito va anche alla presenza di una base dotata di rotelle e di un’impugnatura telescopica, in tutto e per tutto simile a quella dei trolley. In sintesi, potrai inclinarla verso l’interno e spostarla allungando il manico, facendola scorrere sulle ruote.
Chiaramente ci troviamo davanti a un prodotto che ha qualche limitazione, soprattutto quando lo si usa alla massima potenza. Se la utilizzi a 400 W, infatti, potresti notare la comparsa di alcune distorsioni nel suono, che potrebbero rivelarsi abbastanza fastidiose. In ogni caso, molto probabilmente la userai in casa, dunque non avrai bisogno di raggiungere quei valori. In conclusione, se si guarda alla connettività e alla potenza, il valore di questa cassa è molto alto. C’è qualche problema con la resa del suono sui 400 W, ma si tratta di un logico compromesso da accettare, dato il prezzo basso.
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JBL Control One
JBL Control One rappresenta con tutta probabilità una delle casse amplificate più economiche sul mercato, se non la più economica in assoluto. Eppure sono diversi i vantaggi che possiamo trovare, analizzando il prodotto in questione, sotto diversi punti di vista. Per prima cosa, è importante sottolineare le buone prestazioni audio, di qualità, ma comunque per un’utenza non troppo esigente. Per quanto riguarda la potenza, ci troviamo su livelli piuttosto bassi, perché parte da 50 W fino ad arrivare ad un valore di picco di 200 W. Di contro, tanto basta per un utilizzo domestico o per un piccolo studio di registrazione. Il merito va ai driver, che annullano di fatto qualsiasi distorsione del suono.
Ottima anche la risposta in frequenza, da 50 a 20 KHz, così come il peso e le dimensioni, visto che JBL Control One è piuttosto compatta e pratica da spostare. La cassa in questione è pensata proprio per un uso domestico, al punto che possiamo sistemarla senza troppi problemi sulla scrivania, magari per collegarla al computer. Questo significa che anche a livello di mobilità è perfetta per qualsiasi esigenza, visto che è semplicissima da portare in giro in esterna o in casa.
Anche il design può essere valutato positivamente, considerato il suo aspetto moderno, che si adatta a qualsiasi stile d’arredo, sebbene non sia questo il suo scopo principale.
Chiaramente la potenza risulta insufficiente e limitante se la usiamo negli spazi aperti o negli ambienti medio grandi. In quel caso, infatti, saremo costretti a collegare un ottimo subwoofer, per poterle usare e per ottenere delle prestazioni di livello. Ma se le utilizzerai a casa, non ne avrai bisogno.
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Proel WAVE10A
La Proel WAVE10A è una cassa amplificata professionale ma non troppo, nel senso che ha un prezzo contenuto, ma che riesce comunque ad offrire delle prestazioni di tutto rispetto. Il consiglio è di comprarla se intendi farne un uso domestico o per una piccola sala prove. In caso contrario, ti converrà acquistarne più di una, anche perché, come detto, ha un prezzo davvero abbordabile.
Per quanto riguarda i materiali, già dal primo sguardo capiamo che si tratta di un prodotto davvero solido e resistente, destinato quindi a durare nel lungo periodo. Una caratteristica più unica che rara, soprattutto nei modelli che si trovano in questa fascia di prezzo.
Tra le caratteristiche più interessanti troviamo una buona dotazione in termini di connettività, con la porta USB e l’ingresso per le schede SD, insieme alla presenza del modulo Bluetooth. Il peso è forse l’unico svantaggio di Proel WAVE10A, perché è abbastanza elevato, specialmente per via della robustezza dei materiali. Non si tratta quindi di una cassa compatta e leggera, e questo dovrai tenerlo a mente, se intendi spostarla in giro per casa o in esterna. Il tutto viene però compensato da un altro vantaggio, volendo, infatti, puoi collegare al dispositivo una chitarra classica o acustica, nel caso tu abbia intenzione di organizzare un live.
A livello di rapporto tra qualità e prezzo è molto difficile trovare prodotti di questa caratura, e lo stesso discorso vale per la versatilità. Certo, è più pesante della media, arriva a 15 chilogrammi, ma la solida scocca ti mette al riparo dagli eventuali problemi dovuti agli urti. La connettività aggiunge un altro motivo in più per acquistarla, e lo stesso discorso vale per le prestazioni, non eccezionali ma comunque apprezzabili.
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Come Scegliere le Casse Amplificate
Per iniziare occorre fare una distinzione tra casse attive e casse passive, distinzione necessaria per comprendere poi il funzionamento delle prime. La cassa attiva viene chiamata così proprio perché integra già al suo interno un amplificatore, cosa che invece non accade con le casse passive.
Naturalmente l’integrazione del sistema di amplificazione porta dei vantaggi, ma anche alcune limitazioni.
I vantaggi sono quelli che abbiamo illustrato durante l’introduzione, cioè il guadagno in termini di spazio, dato che si parla di dispositivi due in uno, il prezzo, che è più basso rispetto a quello casse passive e permette di ottenere un risparmio dal punto di vista economico, e la possibilità di evitare collegamenti via cavo, con il relativo ingombro e fastidio prodotti dai fili tra i piedi.
Ci sono però anche degli svantaggi. Le casse amplificate sono poco adatte all’utenza formata dagli esperti o dai grandi appassionati di audio, perché offrono prestazioni inferiori rispetto alle casse passive. Il sistema di amplificazione integrato, infatti, non consente una personalizzazione che possa dirsi completa, perché manca di una serie di funzionalità importanti.
Prima di procedere, è comunque il caso di tornare ai vantaggi, dato che queste casse sono preziose perché molto versatili. La loro struttura, infatti, le rende perfette per l’utilizzo durante gli eventi e le manifestazioni, dato che l’amplificatore consente di espandere il suono verso il pubblico. Anche i musicisti neofiti le apprezzeranno, in modo particolare se si parla dei modelli che includono il microfono.
Va però detto che non tutte le casse di questo tipo sono uguali e che, spendendo il giusto, è possibile portarsi a casa un dispositivo con prestazioni di tutto rispetto.
Tecnologia
Bisogna specificare che una cassa attiva è sempre amplificata ma una cassa amplificata non è detto che sia necessariamente attiva, quindi bisogna capire la distinzione tra le due tecnologie.
Quello che fa la differenza è la configurazione dei circuiti interni, responsabili della propagazione dei segnali elettrici in direzione dell’altoparlante. Vediamo di studiare questo argomento, con un piccolo approfondimento su entrambe le categorie.
-Cassa attiva. In questi modelli i segnali elettrici arrivano agli amplificatori passando prima dal preamplificatore, e poi da un elemento noto come crossover. In seguito, il segnale conclude il suo percorso arrivando all’altoparlante.
-Cassa amplificata. In questo caso il segnale elettrico giunge al crossover solo dopo il passaggio dall’amplificatore, operazione che richiede un voltaggio maggiore. Il sistema è praticamente uguale a quello delle casse passive, ma qui l’amplificatore, come detto, si trova già all’interno del dispositivo.
Connessione
Sul mercato è possibile distinguere altre due tipologie di casse amplificate, soltanto che stavolta si fa riferimento ad un aspetto come la connessione.
Nello specifico, i modelli più classici richiedono di essere collegati agli altri dispositivi tramite cavi. Altri, invece, danno la possibilità di evitare la cablatura, visto che sono dotati di connessione Bluetooth, e alle volte NFC.
Chiaramente i modelli wireless sono più comodi perché non richiedono l’uso e l’ingombro prodotto dai cavi, specialmente negli spazi esterni. Lo stesso discorso vale per chi ha intenzione di spostarle spesso, dato che saranno più versatili.
Infine, alcune casse hanno addirittura un ingresso USB, che consente di sfruttare direttamente i file.
Prestazioni
Risulta essere naturale che, quando cerchiamo di capire come scegliere le casse amplificate, è importante valutare le prestazioni che queste sono in grado di offrire. Nonostante non siano paragonabili alle casse professionali, è possibile trovare dei modelli che rappresentano un ottimo compromesso.
La potenza è un valore cruciale, se intendi comprare una cassa che possa dirsi di qualità, perché determina il volume massimo raggiungibile dal suono. In realtà la stessa potenza si divide a sua volta in tre tipologie, che meritano di essere analizzate.
-Potenza continuativa. Risulta essere l’aspetto più rilevante, dato che determina quanta potenza possono assorbire le casse in maniera continuativa. Un valore alto corrisponde alla capacità del dispositivo di reggere il suono nel tempo, senza produrre alterazioni. Considera comunque che non sempre un valore elevato corrisponde ad un vantaggio. Per farti un esempio, una potenza continuativa alta in un prodotto economico quasi sicuramente produrrà delle fastidiose distorsioni.
-PMPO, picco di potenza. Questo valore indica la potenza massima che i dispositivi possono assorbire in una brevissima frazione di tempo. Le aziende che producono le casse quasi mai specificano questo valore tra i dati tecnici, e nel caso sia presente può essere fuorviante. Se un prodotto di fascia media o bassa spinge chiarendo a caratteri cubitali che il PMPO è elevato, probabilmente lo fa solo per attirare il consumatore. Anche perché non esistono formule precise per misurarlo.
-Potenza massima. A dispetto di quanto si possa credere, questo valore non fa riferimento alle prestazioni e quindi alla potenza del suono, ma all’energia consumata. Anche qui bisogna diffidare dei produttori che puntano molto su questo elemento, perché spesso si tratta soltanto di tecniche di marketing per vendere.
Quando si parla di prestazioni, un altro valore da considerare è l’impedenza. L’impedenza è un valore che fa riferimento alla resistenza che questi dispositivi esercitano sul suono.
Di solito, più è bassa l’impedenza, più sono alte le prestazioni della cassa, perché il sistema riuscirà a trasportare un segnale maggiore verso l’altoparlante. Questo si traduce in una pulizia più evidente dell’audio, nonostante possa influire negativamente sul livello massimo raggiungibile dal volume.
Di riflesso, la scelta dipende dalle necessità di ogni utente, ma va detto che in genere questo valore si trova circoscritto da 4 a 8 Ohm.
Struttura
La struttura di una cassa amplificata va sempre valutata con attenzione, e non per una sola questione estetica. Trattandosi di dispositivi spesso progettati per essere trasportati e utilizzati con grande facilità, il design dovrà avere delle caratteristiche molto particolari. Si parla nella fattispecie delle dimensioni e della compattezza, fondamentali per permettere all’utilizzatore di maneggiarle con facilità.
Come detto, nella maggioranza dei casi le casse amplificate vengono scelte da chi ha la necessità di usarle in spazi aperti e per eventi pubblici. Di conseguenza, aspetti come il peso e le dimensioni non dovrebbero mai superare un certo limite. Anche qui dipende tutto dalle proprie esigenze, dato che sul mercato possiamo trovare casse attive e amplificate che vanno da 3 a 20 chilogrammi.
Ovviamente il design è sempre frutto delle precise scelte di ogni produttore, quindi potresti trovare modelli molto differenti tra loro. Il consiglio, però, è di scegliere un prodotto dotato di alcune caratteristiche strutturali come la presenza di ruote e di manico estraibile.
Se compri una cassa di questo tipo, con tutta probabilità la utilizzerai in esterna, quindi è logico cercare un prodotto dotato delle giuste protezioni. Per fortuna, la maggioranza dei dispositivi in commercio presenta la canonica griglia di plastica per la schermatura dello speaker. La scocca esterna, invece, spesso viene progettata in plastica ABS, un materiale ottimo per assorbire gli urti.
Conta anche l’alimentazione, e qui abbiamo sostanzialmente a disposizione due soluzioni, ovvero le casse con batteria integrata e quelle da connettere alla rete elettrica. Vediamo di studiarle entrambe.
-Batteria integrata. Non sono soluzioni poi così comuni, però sul mercato puoi trovare delle casse che integrano direttamente una batteria nella scocca, di tipo ricaricabile. Se da un lato sono molto comode per chi ne fa un uso esterno, dall’altro hanno un’autonomia ridotta, che non supera quasi mai 6 ore. Inoltre, le prestazioni sono più basse rispetto a quelle dei modelli alimentati a cavo, però sono estremamente pratiche e versatili.
-Alimentazione tramite rete elettrica. Le casse con alimentazione cablata sono le più comuni e anche le più performanti. Inoltre, va detto che il problema della lunghezza del cavo può essere risolto utilizzando una prolunga.
I materiali sono molto importanti, soprattutto se si parla della protezione dei circuiti e della componentistica elettronica delle casse. Uno dei più diffusi è la già citata plastica ABS, ma possiamo trovarne anche altri, come il legno e l’alluminio. In genere ti conviene sempre valutare non tanto il materiale, quanto piuttosto il suo spessore e la sua robustezza.
Infine, bisogna parlare dei prezzi, che possono andare da 30 euro fino a oltre 300 euro. Il suggerimento che ti diamo è di evitare i prodotti economici, poco più che giocattoli, e di investire su una cassa almeno vicina ai 100 euro. Poi, se desideri delle buone prestazioni, ti converrà comprare un prodotto con un prezzo intorno a 150 o 200 euro.
Casse Amplificate più Vendute
In conclusione mettiamo a disposizione una lista delle casse amplificate più vendute online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-09 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API