In questa guida spieghiamo come scegliere un preamplificatore, ovvero un dispositivo tecnologico fondamentale per aumentare le prestazioni del tuo impianto hi-fi.
Considera che i prodotti esterni sono altamente consigliati rispetto ai preamplificatori integrati, perché danno la possibilità di ottenere un guadagno più ampio al segnale di linea in ingresso. In altre parole, questi dispositivi permettono di passare all’amplificatore un segnale più potente, in modo tale da ricevere in cambio una qualità sonora più elevata. Certo, un prodotto esterno costa di più di un componente integrato, ma è una spesa consigliata per via del risultato finale, assolutamente non paragonabile alla seconda soluzione. Di contro, ci sono molti elementi da studiare per scegliere un modello adatto alle proprie esigenze.
Recensione dei Migliori Preamplificatori
Vediamo più nel dettaglio alcuni dei migliori preamplificatori disponibili sul mercato in questo momento.
Preamplificatore Valvolare Nobsound Little Bear T7 6J1
Se sei alla ricerca del migliore preamplificatore, allora questo modello valvolare potrebbe fare al caso tuo, specialmente se ti interessa un prodotto per principianti e dal prezzo piuttosto contenuto. In quel caso, Nobsound Little Bear T7 6J1 può essere considerato tra i migliori per rapporto tra qualità e prezzo, come dimostrano anche le sue caratteristiche.
Per prima cosa, il prodotto in questione è in grado di spedire all’amplificatore un suono molto pulito e morbido, del tutto naturale. In secondo luogo, il suo utilizzo è davvero semplice, anche se ovviamente serve fare pratica e studiare come funzionano i preamplificatori valvolari.
Dopo avere connesso tutti i cavi nel modo corretto, questo apparecchio richiede tempo per potersi riscaldare, intorno ai 30 minuti. Il consiglio è di lasciare entrare in temperatura le valvole, soltanto così Nobsound Little Bear T7 6J1 potrà rendere al massimo delle sue possibilità in termini di pulizia e di naturalezza del suono prodotto. In ogni caso, i tempi d’attesa non rappresentano un difetto ma un elemento del tutto normale per la categoria dei preamplificatori a valvole di fascia economica.
Il merito delle prestazioni del preamplificatore valvolare Nobsound Little Bear T7 6J1 va alla tipologia di valvole installate nel dispositivo. Si tratta infatti dei pentodi 6J1, famosi per assicurare un tipo di suono molto caldo e delicato, chiarissimo e senza problemi di balbettio o altro.
Considera comunque che la potenza è piuttosto contenuta, ma anche in questo caso non si tratta di un aspetto che deve stupire, visto il prezzo. Di contro, sappi che se desideri un suono più corposo e forte, non devi fare altro che sostituire le valvole presenti con prodotti di gamma superiore. In conclusione, questo è un dispositivo ideale per chi approccia per la prima volta il settore dei preamplificatori.
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Preamplificatore Valvolare Denash TUBE-06
Questo è un prodotto adatto a chi parte da un budget medio alto, perché il dispositivo in questione costa di più, ma offre anche prestazioni superiori. Denash TUBE-06 monta infatti delle valvole 6N3, di ottima qualità e dal design vintage, che riescono a garantire la produzione di un suono chiaro, pulito e di buonissimo livello. In ogni caso, se non ti soddisfa, puoi sempre sostituire queste valvole con altre più potenti, quindi sei libero di modificare in seguito l’assetto del tuo sistema di preamplificazione.
Visto che abbiamo citato il design, è importante sottolineare la semplicità estetica di questo dispositivo. La struttura è infatti realizzata in alluminio e ha un colore chiaro, con un effetto metallizzato che fa davvero la sua figura. In secondo luogo, nota di merito pure per le dimensioni, più compatte rispetto alla media. In altre parole, se ciò che desideri è un preamplificatore a valvole dal gusto classico, allora il modello Denash TUBE-06 è una delle soluzioni più interessanti in vendita.
Questo apparecchio può essere connesso ad un lettore CD, ma anche ad un comunissimo impianto stereo, oltre ovviamente al giradischi. Risulta essere proprio in combinazione con l’ultimo che Denash TUBE-06 offre il meglio, regalando delle prestazioni di livello avanzato. Il motivo è da individuare nella tipologia di suono prodotto, che è caldo e aperto, quindi ottimale quando applicato ai classici vinili. Questo sistema ha una buona potenza e una risposta in frequenza di livello, con un SNR da 100 decibel. Infine, è molto robusto, ed è in grado di durare anche agli urti, a patto che non siano eccessivi.
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Preamplificatore Valvolare Little Dot MKIII
Il preamplificatore Little Dot MKIII è un prodotto pensato soprattutto per le persone che desiderano sentire le proprie canzoni preferite usando le cuffie. Si tratta di una scelta che potrebbe anche sembrare particolare, in modo particolare per chi non ha mai utilizzato un oggetto di questa tipologia. Nello specifico, la confezione del prodotto include alcuni ponti di colore blu, che hanno una precisa finalità, servono per la regolazione del guadagno, una fase molto importante quando ascolti la musica in cuffia, per adattarsi a impedenze differenti.
L’aggiunta dei ponti riesce quindi a garantire un livello di prestazioni sempre al massimo del potenziale, indipendentemente dal modello di cuffie che sceglierai di utilizzare. Il motivo è che ogni cuffia rende il suono in maniera diversa, e che l’unico modo che hai per uniformarla è agire in sede di preamplificazione con un sistema come questo. Considera comunque che, trovandoci davanti ad un preamplificatore di tipo valvolare, questo non sarà pronto per l’azione nell’immediato. Dovrai dunque attendere qualche minuto, per dare alle valvole la possibilità di riscaldarsi a dovere, e in genere bastano trenta minuti a seguito dell’accensione dell’apparecchio.
Occorre tornare sulle prestazioni di Little Dot MKIII, che sono davvero eccellenti se messe a confronto con un prezzo tutto sommato contenuto. Il sistema è così performante che potrai cambiare senza problemi le valvole, inserendo anche modelli molto vecchi, e ottenendo comunque risultati eccezionali. Questo non ti impedisce di montare delle valvole di ultima generazione, ma ti assicuriamo che non ne avrai la necessità. Anche le vecchie, infatti, riescono a rendere al massimo su questo prodotto. Infine, Little Dot MKIII stupisce anche per via del suo design particolare, molto classico e compatto, e per la robustezza della sua scocca.
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Preamplificatore Valvolare Dynavox VR-80E
Dynavox non è un modello per tutti, specialmente per via del suo prezzo, decisamente al di sopra della media di mercato. Non potrebbe essere altrimenti, considerando che stiamo parlando di un preamplificatore di fascia alta, ma comunque adatto ai principianti, a patto che siano disposti a spendere questa cifra. Dynavox, non a caso, può essere considerato come il migliore preamplificatore valvolare in commercio, e lo si capisce da subito, guardando le sue dimensioni.
La struttura merita infatti un approfondimento, anche per via di un design che non mostra a vista le valvole. Queste vengono integrate all’interno della struttura, quindi coperte da una scocca metallica particolarmente resistente, pensata per durare a qualsiasi impatto. In secondo luogo, il design rettangolare piace anche per via degli angoli arrotondati.
Se si passa alle caratteristiche tecniche, occorre sottolineare l’integrazione nel dispositivo di una sezione phono schermata e la dotazione di ingressi AUX. Questi permettono di collegare dispositivi fonte come i giradischi, il lettore CD, i computer e anche la televisione. Il prodotto in questione è così potente che offre la possibilità di collegare più apparecchi esterni senza per questo perdere in prestazioni.
Il prezzo viene ampiamente giustificato dalle sue prestazioni di livello molto alto, per merito della presenza della già citata sezione phono. Questa, infatti, consente di evitare qualsiasi forma di interferenza, dunque di ottenere un audio sempre al massimo e privo di fischi.
Per quanto concerne la compatibilità, in molti consigliano di collegarlo ad un amplificatore proprietario Dynavox, ma in realtà questo prodotto funziona alla grande anche con tutti gli altri. Nota di merito per la presenza di un manuale comprensibile, ma non tradotto in italiano. Le figure, però, riescono a chiarire senza problemi i vari collegamenti, e sono molto rare in questo settore.
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Tipologie Preamplificatore
Sul mercato è possibile trovare due tipologie di preamplificatori, con una serie di differenze a livello di componenti utilizzati per la loro costruzione.
Si tratta del preamplificatore a valvole, detto anche valvolare, e del modello passivo. Qui di seguito, dunque, andremo ad analizzare entrambi i modelli dedicando ad ognuno un approfondimento specifico.
Preamplificazione a valvole
Il modello valvolare, come spiega il suo stesso nome, integra nella struttura alcune valvole, che hanno il compito di rendere più caldo, ritmico e timbrico il suono veicolato verso l’amplificatore vero e proprio.
Ci troviamo davanti ad un dispositivo che viene apprezzato soprattutto dagli esperti del settore e da chi in genere intende ottenere un risultato più efficace e di maggiore qualità.
Per quanto riguarda le valvole, ecco quali sono le soluzioni.
-Valvola termoionica. Certi modelli specifici per la preamplificazione ospitano una singola valvola termoionica. Si tratta di prodotti più tradizionali e meno costosi, dato che la lavorazione del suono viene affidata ad una serie di normali circuiti.
-Modelli con più valvole. Altri preamplificatori montano più valvole insieme, in modo tale da produrre delle prestazioni maggiori e più professionali.
Troviamo anche una terza categoria di prodotti, cioè modelli digitali, in assoluto i più costosi e performanti sul mercato. Questi sistemi di preamplificazione vengono utilizzati soltanto dai professionisti, ed è per questo motivo che se ne trovano pochi in giro progettati per l’utilizzo negli impianti hi-fi a due canali stereo. Questo tipo di modello possiede una serie di caratteristiche uniche, che gli consentono la gestione di funzionalità più complicate e avanzate.
In genere ospita al suo interno un’unità DAC e un circuito di tipologia DSP, utile per l’equalizzazione.
Preamplificazione passiva
Il preamplificatore passivo è un modello molto particolare, completamente diverso dal sistema valvolare. Questo prodotto, infatti, non integra alcuna valvola e alimentazione, ma solo il comando di controllo per il volume e il selettore di sorgente.
Anche qui, però, possiamo trovare delle differenze sostanziali da modello a modello. Nello specifico, sul mercato si possono reperire preamplificatori passivi con trasformatore TVC o in Permalloy.
Per merito del sistema passivo è possibile contare su una precisione nella regolazione del volume che non teme termini di confronto.
Come Scegliere un Preamplificatore
Tra gli elementi più importanti da considerare, quando si parla della scelta del sistema di preamplificazione, troviamo il finale di potenza pilotato.
Risulta essere chiaro che questo aspetto ha un peso specifico soprattutto quando si parla di esigenze molto elevate, di stampo professionale. Al contrario, il neofita che non ha bisogno di soluzioni particolarmente complesse, può tranquillamente accontentarsi di un modello standard.
Questo aspetto è importante per ottenere un audio più cristallino e pulito, quindi privo di quelle interferenze che potrebbero alterarlo.
Il prezzo finale di un preamplificatore viene inevitabilmente influenzato dai materiali di costruzione. Qui si fa riferimento soprattutto alla componentistica elettrica, che dovrà avere un altissimo coefficiente conduttivo, per potere garantire al suono i vantaggi visti poco sopra.
Naturalmente conta anche la qualità di costruzione e i materiali impiegati per la scocca, che determinano la durevolezza nel tempo del sistema di preamplificazione. Anche questo fattore, infatti, incide in maniera pesante sulla qualità del suono e sulla sua costanza, per fornire delle performance sonore di alto livello anche a distanza di anni.
Infine, è bene che pure i materiali isolanti siano di pregio, perché il loro deterioramento metterebbe a repentaglio la componentistica del preamplificatore.
C’è un aspetto che noi riteniamo determinante quando si tratta di capire come scegliere i preamplificatori, cioè il numero di ingressi disponibili. Un modello che possa dirsi di qualità, infatti, dovrebbe integrare un numero di ingressi tale da soddisfare le aspettative e le esigenze di chi lo comprerà.
Naturalmente non esiste un numero perfetto, visto che dipende appunto dai bisogni del futuro utilizzatore, però è comunque necessario che siano presenti certe caratteristiche.
Per prima cosa, le porte dovrebbero consentire la connessione di tutti gli elementi che appartengono al nostro impianto stereo ad alta fedeltà.
In secondo luogo, è necessario che sia presente anche una buona dotazione di uscite audio, sempre per lo stesso motivo.
Un preamplificatore di qualità dovrebbe essere in possesso di tutte le funzioni base, ma potrebbe anche integrarne alcune specifiche. Nella lista delle più importanti si trova la funzionalità per l’equalizzazione del suono, che è ottima ma soltanto se ne abbiamo una reale esigenza.
In caso contrario, finiremo per spendere più soldi, senza avere in cambio un qualcosa di utile per la nostra situazione.
Per quanto concerne il livello di guadagno, questo dovrebbe essere compatibile con le sorgenti audio che in seguito collegheremo al sistema di preamplificazione.
Un discorso simile può essere fatto per l’impedenza di uscita, che dovrà essere adatta all’amplificatore finale di potenza, abbinandosi nella maniera corretta.
Il prezzo è un fattore chiave, che può cambiare in base al numero di funzioni speciali, agli ingressi, alle tecnologie e ad altri elementi. Qui bisogna sottolineare che lo scarto può essere molto ampio, a seconda della fascia del preamplificatore che intendi acquistare.
Diciamo che si parte da un minimo di 20 euro circa, per i modelli economici fino ad arrivare oltre i 400 euro, se si chiamano in causa i modelli wireless con diffusione sonora in streaming.
In quel caso, infatti, troviamo tecnologie più avanzate come il Bluetooth e la compatibilità con AirPlay, e le funzioni di compressione, che migliorano ulteriormente la qualità finale del suono.
Quando compriamo un preamplificatore, lo facciamo con un’esigenza precisa, cioè abbiamo la necessità di intervenire per migliorare la qualità del suono, potendo dunque ascoltare della musica di livello. Però dobbiamo anche analizzare la specifica finalità d’uso, e il grado di personalizzazione che desideriamo.
In altre parole, potremmo volere giocare con le impostazioni personalmente, per ottenere una resa migliore. Più sono elevate le nostre esigenze e le aspettative, più dovremo spendere per portarci a casa un modello di assoluto valore. Al contrario, come ricordato poco sopra, possiamo anche accontentarci di un modello meno impegnativo da un punto di vista economico.
In conclusione, dobbiamo chiederci se cerchiamo un prodotto così avanzato da emulare l’ascolto della musica come se fossimo ad un concerto. Perché in quel caso non potremo fare a meno di spendere cifre elevate, da 400 a 500 euro.
Preamplificatori più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei preamplificatori più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2024-11-28 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API