In questa guida spieghiamo come scegliere il migliore cavo ottico audio digitale.
Un cavo ottico audio di qualità può davvero fare la differenza. Il cavo ottico è essenziale per mantenere massima la qualità dei dati audio trasmessi, e viene spesso impiegato in affiancamento ad ulteriori cavi dedicati alla trasmissione del segnale video. Con questo strumento potrai riprodurre suoni eccezionali, chiaramente a patto di essere in possesso di dispositivi muniti di porte adeguate. Se hai già verificato la presenza di queste ultime ma non sai ancora come scegliere un cavo ottico, in questa guida trovi tutte le informazioni delle quali hai bisogno per completare questo step. Non tutti i cavi sono uguali: scopriamo subito quindi quali sono i migliori e soprattutto perché.
Cosa Sono i Cavi Ottici Audio Digitali
Un cavo ottico audio è un particolare tipo di supporto demandato alla trasmissione di dati audio in forma di onda luminosa. Questo significa che il conduttore principale contenuto all’interno del cavo stesso, anche conosciuto come nucleo, non è come spesso accade costituito da fibre metalliche conduttive, per esempio rame, ma piuttosto da vetro o plastica, due materiali dalle proprietà ottiche eccellenti. Ad essere trasmesso è quindi un fascio di luce. Ma perché la fibra ottica è così decantata e desiderata dagli appassionati dell’intrattenimento digitale? Per un motivo molto semplice: i dati che vengono convertiti e trasmessi in forma luminosa sono immuni dalla perdita di informazioni, e a differenza di quanto accada con il segnale elettrico, non si deteriorano durante la trasmissione, né subiscono l’interferenza di altri dispositivi elettronici.
Più nello specifico poi, possiamo dire che un cavo ottico audio si presenti alla vista in modo molto simile agli altri cavi, ma che per certi aspetti sia in realtà piuttosto diverso.
Le sue componenti principali includono
-Spinotti, posti alle due estremità del supporto e contraddistinti da una sezione quadrata dal cui centro parte un piccolo elemento cilindrico. Gli spinotti sono spesso placcati con oro 24 K, un metallo che previene la formazione di ruggine ed eventuali fenomeni corrosivi. Inoltre, i piccoli cilindri dorati sono cavi, ovvero bucati al centro, per permettere alla luce di passare inalterata e di raggiungere l’ingresso del dispositivo interessato. Questa tipologia di uscita è anche conosciuta come TOSLINK, per via del nome derivante dalla Toshiba, azienda giapponese che la brevettò negli anni Ottanta.
-Supporto, termine con il quale si indica il nucleo del cavo, la parte che rimane racchiusa dentro la guaina. Il supporto dei cavi ottici, anche noto come fibra ottica, è solitamente composto da fili dielettrici, i quali possono essere di vetro, di plastica ma anche di altri materiali meno noti come il quarzo e il policarbonato. All’interno del supporto i dati vengono trasmessi in forma di onda luminosa, la quale presenta una lunghezza di 680 nm. Essa presenta una colorazione rossa intensa e può essere vista nei pressi della presa.
-Rivestimento schermato, ovvero quel materiale che viene posto intorno alla fibra ottica vera e propria. Spesso si tratta di una guaina in PVC di colore nero opaco, ma ultimamente questa variante è stata soppiantata da rivestimenti in nylon flessibile intrecciato, il quale permette al cavo di essere protetto in modo ancora più resistente, conferendogli maggiore rigidità.
Una delle caratteristiche principali dei cavi ottici infatti, è proprio la loro fragilità: quando li si maneggia per collegarli ai dispositivi occorre sempre fare molta attenzione a non piegarli, pena la necessità di sostituirli completamente.
Meglio un cavo ottico o HDMI?
Rispondere a questa domanda non è semplicissimo, ma in generale possiamo dire che se hai in mente di posizionare dei cavi in luoghi angusti e difficili da raggiungere, dovrai necessariamente optare per un cavo HDMI, molto più flessibile rispetto a quello ottico. Naturalmente, ti ricordiamo di controllare ancora una volta che i tuoi dispositivi siano dotati dei giusti ingressi. Infine, ricorda che il fascio luminoso dei dati trasmessi può essere trasferito correttamente solo se il connettore è perfettamente inserito nell’ingresso.
Come Scegliere un Cavo Ottico Audio Digitale
Per essere definiti tali, i cavi ottici devono necessariamente rispondere agli standard che ti abbiamo elencato nel paragrafo precedente. Oltre ad essi tuttavia, i vari prodotti possono però presentare alcune caratteristiche variabili che li rendono più o meno adatti a certi tipi di utilizzo.
Nelle prossime righe quindi abbiamo deciso di elencare quelli che rappresentano i criteri di scelta principali nella scelta di un cavo ottico.
Materiale del nucleo
In termini di efficienza di trasferimento dei dati, non vi è materiale che possa superare la fibra ottica in vetro. Quest’ultimo infatti è quello maggiormente utilizzato nella trasmissione dati ad alta velocità per le lunghe o lunghissime distanze. A un’efficienza di questo tipo però, corrisponde naturalmente un prezzo considerevole, che talvolta appare fin troppo elevato. Se la tua necessità infatti è quella di collegare tra loro dispositivi vicini, come quelli del tuo impianto audio domestico, allora la plastica come fibra ottica basta e avanza.
Struttura modale
Anche lo spessore del nucleo può cambiare notevolmente e rispondere meglio ad alcune esigenze piuttosto che ad altre. Nello specifico, se il cavo ottico ti serve per diffondere dati su più tracce contemporaneamente, il consiglio è di scegliere un modello multimodale, con spessore di 50 – 60 nm.
In alternativa, esistono i cavi ottici monomodali, con spessore di 8-10 nm.
Tipo di connettore
Anche questo dettaglio può fare la differenza nella riuscita del tuo collegamento audio. Prima di acquistare il tuo cavo infatti, controlla sempre se l’ingresso nei dispositivi sia TOSLINK o Mini TOSLINK.
Banda
I valori da ricercare per godere di tutti i benefici che solo la fibra ottica ti può dare sono compresi tra 9 MHz e 11 MHz. Essi solitamente vanno di pari passo con la qualità del materiale utilizzato per produrre il nucleo del cavo. Al vetro quindi, corrisponde una banda di trasmissione più elevata rispetto a quella della plastica.
Lunghezza del cavo
La lunghezza del cavo è uno dei fattori decisivi per decretare l’efficienza dell’impianto audio, in quanto essa deve risultare perfettamente adatta al contesto di utilizzo. Innanzitutto possiamo dire che a differenza di quanto solitamente accade con i cavi elettrici, grazie alla fibra ottica la qualità del segnale non diminuisce all’aumentare della lunghezza del cavo. Per tutta la lunghezza del cavo ottico infatti, il segnale rimane inalterato. In realtà comunque, sarebbe sempre meglio che i cavi ottici audio non superassero di molto 10 metri.
Presenza di cappucci protettivi
Anche la presenza delle dovute protezioni è essenziale nella scelta di un buon cavo ottico audio. I cappucci protettivi infatti devono essere inseriti sopra al connettore ogni volta in cui esso rimanga scoperto, così da poterne proteggere la superficie e mantenere inalterata la qualità del segnale.
Prezzi
Infine, prima di salutarci ci teniamo a ricordarti che il prezzo di un buon cavo va di pari passo con la sua lunghezza e con la qualità dei materiali impiegati. Oggi i costi di un cavo ottico della lunghezza di 1 metro si aggirano intorno ai 10 euro, una cifra che garantisce ottimi risultati.
Cavi Ottici Audio Digitali più Venduti Online
In conclusione mettiamo a disposizione una lista dei cavi ottici audio digitali più venduti online in questo periodo con il relativo prezzo.
Cliccando sui prodotti presenti nella lista è possibile leggere le opinioni dei clienti.
Ultimo aggiornamento 2023-06-05 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API